Domenica, 09 Ottobre 2022 00:00

Insegnante di educazione fisica e personal trainer: il percorso ideale In evidenza

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Secoli fa Decimo Giunio Giovenale insegnava l’importanza di un perfetto equilibrio tra benessere psichico e il corpo con la famosa locuzione mens sana in corpore sana. Oggi, riuscire a mantenere un bilanciamento tra il fisico e la mente è divenuta una condizione fondamentale, evidenziata da numerosi ricercatori. Ma al benessere bisogna educare fin da piccoli e a volte è necessario intervenire anche in età adulta. Questa prospettiva fa ben comprendere quanto sia fondamentale l’aspetto psicologico nel processo di educazione o rieducazione al benessere fisico e mentale. Tra le professioni preposte a questo ruolo troviamo il professore di educazione fisica e il un personal trainer. Il primo consente una formazione funzionale all’educazione dei propri alunni nella scoperta di questo precario equilibrio attraverso attività fisica ma anche teorica. Il secondo interviene perlopiù sull’attività pratica seguendo coloro che vi ricorrono al fine di migliorare le proprie condizioni fisiche, in questo secondo caso ovviamente è fondamentale che vi sia anche la presenza di un professionista che segua l’aspetto alimentare.

Detto ciò, come si diventa professore di educazione fisica o personal trainer?

Il percorso formativo ha subito numerosi cambiamenti nel corso del tempo. Se in passato era sufficiente conseguire un diploma ISEF, a partire dal 1998 con la legge n°178 l’accesso alla professione è stato subordinato al conseguimento di una laurea che può avvenire sia mediante le Università tradizionali sia attraverso le Università online come l’Università Telematica Niccolò Cusano.  

Per poter accedere alle seguenti classi di concorso: A-48 Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado; A-49 Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado o per poter accedere all’insegnamento dell’educazione motoria presso, è necessario acquisire la laurea magistrale in scienze motorie, nello specifico, bisogna scegliere uno dei tre indirizzi di laurea magistrale in: Organizzazione e Gestione dei Servizi Scienze e Tecniche dello Sport per lo Sport e le Attività Motorie, Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate.

Successivamente al titolo universitario rappresenta una condizione fondamentale l’acquisizione dei 24 Crediti Formativi Universitari (che a breve diverranno 60), ed eventualmente sarà necessario sostenere ulteriori esami per poter accedere alla classe di concorso ed iscriversi alle GPS (Graduatorie Provinciali Scolastiche) di durata biennale. Ciò consentirà al docente di poter ottenere incarichi a tempo determinato, con supplenza breve (fino al termine delle attività didattiche) o annuali (al 30 giugno o al 31 agosto).

Per diventare Personal Trainer, invece, il percorso da intraprendere non richiede necessariamente il conseguimento di un titolo di studio di primo o secondo livello. Tuttavia sempre più professionisti conseguono una laurea triennale in Scienze Motorie ed eventualmente anche una laurea magistrale affine. Inoltre, sono richiesti corsi di aggiornamento e in alcuni casi è sempre bene accrescere la propria formazione mediante Master tenuti da enti riconosciuti dal Coni, come ad esempio la Scuola Nazionale Personal Trainer.

Ovviamente l’importanza di conseguire un titolo di studio, sia esso triennale o magistrale, risiede nella circostanza, ormai chiara, che per poter garantire il benessere fisico di una persona bisogna agire anche sull’aspetto psichico. Per questa ragione è fondamentale che il professionista sia in costante aggiornamento e che possegga un background formativo di spessore.

Letto 435 volte Ultima modifica il Sabato, 08 Ottobre 2022 11:34