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Giovedì, 28 Agosto 2014 12:44

Giovani universitari: bastone della vecchiaia di questa povera Italia

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I discorsi sulla crisi economica circolano ormai su tutti i mezzi di comunicazione da diversi anni a volte si parla di crisi che non si sa bene da dove venga, di una crisi dalle cause ancora incerte e dubbiose, mentre a volte si tende a dare la colpa a precise personalità politiche, versioni che poi vengono in continuazione confutate e messe in discussione. Rimane il fatto che, in Europa, l'Italia con i suoi numerosi scandali politici, sociali ed economici è stata per lungo tempo lo zimbello dei media, rivestendo così l'identità di un paese non tanto sfortunato quanto piuttosto ingiusto e anche quasi ridicolo.

Si è spesso parlato di cervelli in fuga

ma oggi sono addirittura i pensionati che se ne vanno all'estero, pare che siano almeno mezzo milione gli over 60 che vivono fuori dall'Italia, i paesi più gettonati per poter spendere al meglio la pensione, anche minima, sono Brasile, Filippine, Thailandia, Costa Rica, dove vi è una migliore qualità della vita, con meno stress e meno ansie. Tra i giovani, il paese più gettonato per lavorare all'estero durante l'anno 2013 è stato la Gran Bretagna, con un aumento dei lavoratori italiani dell'81%.

Italiani all'estero

Gli italiani che sono fuggiti all'estero sia per motivi di studio che per motivi di lavoro, negli ultimi due anni, è cresciuto del 55%, specializzarsi con una laurea magistrale come questa è una scelta che oggi serve soprattutto se un laureato decide di andare a vivere all'estero anche se non si hanno le idee ben chiare su che cosa si andrà a fare dal punto di vista lavorativo, proprio perché questi tipo di laurea fornisce una buona preparazione riguardo molte aree operative come economia, psicologia, ingegneria e politica.

Di contro invece fra i nomi di chi ha intascato fin troppo denaro con la buona uscita, e che vengono chiacchierati nel web ma non solo, vi sono quello di Scaroni, manager di ENI che ha intascato 8 milioni di euro, Conti, manager di ENEL che ha intascato 7 milioni di euro, Panda, manager di Finmeccanica, con 5.45 e Cattaneo manager di Terna, con 2.4.

Sommando sono stati “portati via” dall'Italia ben 23 milioni di euro, milioni che sarebbero potuti essere impiegati invece nella retribuzione di tantissimi operai o precari del nostro paese, ancora in attesa di un lavoro stabile e certo.

Da non dimenticare anche, la situazione dei minori italiani, le statistiche infatti parlano purtroppo del rischio di un bambino su tre, di crescere e vivere in povertà.

Letto 3156 volte Ultima modifica il Giovedì, 28 Agosto 2014 14:21